BOOKCROSSING

di Cecilia Breoni

bookcrossing! Il fenomeno prende il via nel 2001 da un’idea di Ron Hornbaker, suscitando subito un grande interesse. In breve, si tratta di lasciare libri in qualsiasi luogo pubblico dove un nuovo lettore li può trovare: al parco, in aeroporto, nella sala di aspetto del medico o del dentista, sul treno o sul tram, in aule universitarie, sui tavoli di un bar, in una cabina telefonica o in una OCZ (Official Crossing Zone), cioè un punto di scambio ufficiale di libri liberi. Il fulcro dell’iniziativa è un sito internet, www.bookcrossing.com, attraverso cui è possibile dotare i testi di un codice numerico identificativo che permette di seguire le vicende del volume stesso: da chi l’ha trovato e dove, ai commenti che ha suscitato, fino a dove si ha, eventualmente, intenzione di liberarlo nuovamente. Attualmente, in tutto il mondo sono stati rilasciati circa quattro milioni di libri da più di cinquecentomila book-corsari, o più semplicemente corsari. Dall’idea principale sono nate iniziative correlate come, ad esempio, i bookring ed i bookray. Per entrambi il concetto di base è lo stesso: un corsaro mette a disposizione degli altri un testo e coloro che desiderano leggerlo si iscrivono ad una lista tramite il sito web. A questo punto il libro, anche tramite spedizioni postali, attraversando nazioni o addirittura continenti diversi, viaggia da un lettore all’altro. L’unica differenza tra le due iniziative è che, mentre nel ring l’ultimo iscritto alla lista si impegna a rinviare il volume al corsaro che l’ha messo a disposizione, nel ray lo rilascerà “in the wild” ovvero, come si diceva in precedenza, in qualsiasi luogo la fantasia gli suggerisce e dove è possibile che venga ritrovato. Ma perché fare bookcrossing? Alcuni lo fanno per spirito di avventura, altri per lasciare un qualcosa di loro che viaggi per il mondo, una sorta di moderno messaggio nella bottiglia, altri lo concepiscono come un’immensa biblioteca planetaria, altri ancora sono attratti dalla possibilità di conoscere appassionati di lettura e di poter condividere questa passione. Proprio per questo, accanto al sito internazionale citato in precedenza, sono nati altri siti nazionali di supporto. In Italia ne esistono principalmente due: il primo, www.bookcrossing-italia.com, si pone come traduzione italiana (più tecnicamente mirror) del sito internazionale. L’altro invece, www.bookcrossing-italy.com, ospita lo storico punto d’incontro virtuale dei corsari italiani (www.bookcrossing-italy.com/BCforum) dove si organizzano varie manifestazioni, quali la megaliberazione di novembre quando, in un’unica giornata, sono stati liberati, per lo più a Milano, oltre 1500 libri, o i meet up (raduni) nazionali. Oltre a questi eventi di grande impatto e di complessa organizzazione, ogni mese vengono organizzati incontri a livello regionale o cittadino. Vicino a noi, per esempio, si possono ricordare i meet up mensili dei corsari veronesi, ogni secondo sabato del mese, o dei corsari patavini, ogni secondo martedì del mese. Informazioni sui seguenti siti: www.assliberamente.it e www.giovanidee.com.


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