PIROSSINA UN PASSO AVANTI

di Claudio Morselli

Dopo non poche titubanze e tentennamenti, il Consiglio Comunale del 28 settembre ha votato all’unanimità contro la discarica della Pirossina che, com’è stato ormai ampiamente dimostrato, sarebbe di “inerti” solo di nome e non di fatto, essendo previsto un lungo elenco di tipologie di rifiuti, all’interno del quale troviamo di tutto, dai rifiuti prodotti da trattamenti chimici ai residui delle lavorazioni di acciaierie e fonderie, dalle miscele bituminose ai rifiuti provenienti da operazioni di bonifica di terreni inquinati, dal catrame ai fanghi degli impianti di depurazione. Tutti rifiuti inquinanti. Sono ovviamente soddisfatto di questa decisione e spero che le forze politiche locali siano coerenti fino in fondo con il voto contrario che hanno espresso e che ora, a mio giudizio, deve essere sostenuto con la mobilitazione dei cittadini e con il pronunciamento di tutte le rappresentanze sociali e sindacali. Altri due fatti positivi sono la decisione di procedere con l’esproprio dell’area (finalmente!!!) e la marcia indietro della Giunta rispetto alla volontà di modificarne l’attuale destinazione d’uso di pubblica utilità (ma che figuraccia!!!). Era quanto chiedevamo, ed è bene che in Consiglio Comunale sia finita così. Non bisogna però dimenticare due cose. La prima è che la pratica dell’esproprio, se fosse stata avviata a suo tempo, avrebbe avuto ben altra efficacia e oggi, probabilmente, il terreno della Pirossina sarebbe già di proprietà comunale, con la collettività completamente al riparo da ogni rischio di qualsiasi tipo di discarica. La seconda è che è troppo presto per cantare vittoria. Contrariamente a qualche eccesso di entusiasmo, che ho notato anche in Consiglio Comunale, la vicenda della discarica è tutt’altro che conclusa, poiché la partita si sposta ora tutta sul tavolo regionale. E qui mi preoccupa il tentativo, anche questo emerso durante il dibattito in Consiglio, di deresponsabilizzare la politica addossando agli apparati tecnici regionali e agli automatismi burocratici la colpa di un eventuale accoglimento della richiesta di discarica alla Pirossina. Dev’essere chiaro che la responsabilità della decisione è tutta politica e ricade, al di là dei pareri tecnici, sui gruppi politici e sugli organi istituzionali della Regione. Che non succeda come con la precedente discarica di dieci anni fa, quando la foglia di fico del voto contrario del consigliere Lucchini servì a coprire, a livello locale, il voto favorevole alla discarica deciso da Formigoni e dalla maggioranza di centrodestra. Per fortuna, sia il Consiglio di Stato che il Tar di Brescia, bocciarono, allora, quella decisione, ma non bisogna mai abusare della buona sorte.


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