VIAGGIO AL TERMINE DEL CONTRATTO

di Diego Albano

Nel 1997 il pacchetto Treu, legge varata dal governo Prodi, diede il via libera alle cosiddette “società di lavoro Interinale”. Intorno al 2000 queste società, Adecco in testa, cominciarono a spuntare come funghi, anche nella nostra ridente cittadina. Oggi a Castiglione se ne contano sette, impegnate in una serrata concorrenza per guadagnare preziose fette di mercato. Il primo impatto con un’agenzia è confortevole. All’aspirante lavoratore vengono chiesti dati fiscali, competenze, desideri e preferenze lavorative. Sono, infatti, le agenzie ad occuparsi della ricerca, selezione e collocamento del personale. E sarà sempre a loro che il futuro dipendente dovrà rivolgersi, in quanto assunto direttamente dall’impresa fornitrice e mandato in “missione” (questo il gergo utilizzato) presso la ditta “utilizzatrice”, cioè la fabbrica vera e propria. In sintesi, il meccanismo è questo: quando un’azienda necessita di un lavoratore per breve tempo non deve far altro che alzare la cornetta e chiamare l’agenzia interinale di fiducia, che provvederà a spedire in “missione” un proprio dipendente, scelto accuratamente tra i migliori a disposizione. E’ un servizio che l’azienda richiedente paga circa “il 4,5% in più rispetto al normale costo del lavoratore - spiega Alessandro Sandrini, responsabile commerciale della filiale Metis di Castiglione - dovuto a un contributo obbligatorio da versare al Formatemp (fondo nazionale per la formazione per i lavoratori temporanei). Più, ovviamente, il costo del nostro servizio, che varia a seconda dell’agenzia”. E’ su questo dato che si scatena la concorrenza fra le società fornitrici di lavoro temporaneo. Ma non solo. Il successo di un’agenzia dipende anche dalla qualità del servizio erogato, e quindi “dall’affidabilità e dalla serietà del dipendente”. Insomma, meglio non creare problemi. A norma di legge lo sciopero è ovviamente consentito: il lavoratore viene, infatti, assunto con lo stesso contratto in vigore nella fabbrica al quale è destinato, il che significa parità di salario, diritti e doveri dei colleghi a tempo indeterminato. Ma nei fatti la scadenza del contratto rappresenta un spada di Damocle che frena anche i più coraggiosi. Quanto alle festività, i contratti terminano provvidenzialmente l’ultimo giorno lavorativo e vengono riproposti (in caso di buona condotta o necessità aziendale) a festa conclusa. In simili circostanze, l’unico sindacato creato ad hoc risponde al nome di Nidil (Nuove identità di lavoro), nato nel 1998 in seno alla Cgil. Nel mantovano, i rapporti tra Nidil e agenzie di lavoro sembrano essere cordiali: “Il sindacato è ormai un punto di riferimento, e il confronto è possibile - afferma la segretaria del Nidil di Mantova Nicoletta Cavalletti – soprattutto per quel che riguarda i contenziosi amministrativi come buste paga sbagliate o straordinari non pagati. In questi casi la questione si risolve spesso in modo positivo”. Più che con le agenzie, il sindacato contratta però direttamente con l’azienda utilizzatrice. “La nostra azione – prosegue Cavalletti- prevede sempre una collaborazione con il sindacato di categoria corrispondente al caso in questione, e se possibile cerchiamo di consolidare un percorso del lavoratore all’interno dell’azienda. E’ un percorso che stiamo sperimentando soprattutto nel basso mantovano. Certo, i contratti in scadenza non rendono tutto più difficile. Solitamente i lavoratori si appellano al sindacato quando ormai il rapporto di lavoro è già concluso.”


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