LETTERA: MONTE PALAZZINA
IL COMITATO RISPONDE A TEANET


In riferimento all’articolo apparso sulla Civetta del mese di giugno, nel quale TEANET, per mezzo del suo rappresentante Luigi Ruggenini, risponde sull’antenna del monte Palazzina, fornendo una serie di dati tecnici tranquillizzanti (e di non facile comprensione per il comune cittadino lettore), il COMITATO ANTIANTENNA di Castiglione risponde per ribadire alcuni concetti fondamentali. Siamo sempre attivi, perché la nostra voce non era strumentale alle elezioni, come ci siamo sempre sentiti ripetere, e non è neppure funzionale a nessuno schieramento politico, è a tutela dei diritti dei cittadini. L’impianto dell’antenna per accesso ad Internet di TEANET è stato un atto proditorio, perché è avvenuto subito dopo che il Sindaco aveva assicurato, nel corso dell’assemblea tenutasi alla Scuola Materna “Villa Santa Maria”, che nessuna antenna sarebbe stata installata sul monte Palazzina, zona densamente residenziale e con la presenza di una scuola per l’infanzia. Non siamo nemici del progresso tecnologico (le comodità piacciono a tutti), ma pretendiamo che quelle tecnologie che non risultano completamente e sicuramente innocue (quasi nessuna!) siano installate, secondo un piano ben preciso individuato dal Comune, in luoghi dove la loro dannosità sia limitata, se non esclusa. Noi non siamo per la formula “non nel mio giardino”, secondo la quale gli impianti sono tollerati, purché non vicini a casa propria, ma vogliamo la sicurezza per tutti. Il fatto poi che la nostra antenna sia una di altre 54 sparse in 41 comuni non significa che esse siano innocue. Sarebbe come dire che, siccome tanti fumano, il fumo non è nocivo. Sosteniamo che, a differenza di quanto avviene di norma, un’Amministrazione Comunale, che ha l’obbligo di tutelare la salute dei cittadini, di prevenire i rischi e di salvaguardare l’ambiente, non deve solo e sempre usare la politica del “tranquillizzare”, del “minimizzare” ma, al contrario, deve assumere il principio di cautela, per evitare che, di fatto, le persone diventino “cavie umane”. Meglio prevenire che reprimere! Il criterio adottato dagli enti pubblici, secondo il quale un impianto può essere utilizzato finché non è dimostrata la sua nocività, va invece ribaltato, se si vuole agire veramente a tutela della gente. Spesso, infatti, si verifica che ciò che era prima ritenuto innocuo, venga poi dimostrato nocivo da studi successivi più approfonditi ed aggiornati. Come dimostra una notizia del 22/4/2007 ricavata dal sito di Repubblica (repubblica.it), che parla di allarme wireless nelle scuole inglesi e di un avvio di indagine per stabilire i pericoli che il wireless rappresenta per la salute, in particolare quella dei bambini. Altri governi locali europei hanno seguito la medesima procedura, preoccupati per la possibile pericolosità della nuova tecnologia: i rischi sarebbero molto seri, si parla infatti di alto potenziale cancerogeno e di senilità precoce.

Viviamo un mondo dove gli attacchi alla salute delle persone sono innumerevoli, e sempre per colpa della dissennatezza dell’uomo. Chiediamo pertanto che la priorità per eccellenza di una buona amministrazione comunale sia quella di salvaguardare la salute dei suoi cittadini.

Il Comitato Antiantenna
Castiglione delle Stiviere


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