INTERVISTA A MASSIMO MERGONI

di Luca Morselli

Di fronte alla vittoria schiacciante di Paganella, ritiene siano stati commessi degli errori, e quali, nella condotta politica del centrosinistra e della sua lista?
Sicuramente parte della responsabilità nel risultato elettore è da imputarsi alla situazione nazionale. Le risposte negate da parte del governo di centro-sinistra alle istanze dell’elettorato di riferimento (vista la percentuale di astensioni), la lentezza nell’affrontare i temi che toccano da vicino la vita delle persone e che rivestono ormai carattere di urgenza, l’attenzione delle forze di sinistra rivolta solo a temi riguardanti scelte di campo e di leader che non coinvolgono l’interesse della base, hanno portato ad un voto che per certi versi evidenzia questo malessere. La sinistra castiglionese ha accentuato questo malessere presentandosi divisa e contrapposta, portando avanti una campagna elettorale povera di contenuti e ricca di veleni che alla fine ha contribuito alla vittoria dell’avversario. È chiaro che quando l’avversario vince con una percentuale così schiacciante sono stati commessi degli errori. Tutta la sinistra castiglionese ha commesso degli errori. A nostro avviso, ovviamente, Castiglione Migliore ne ha commesso di meno gravi. Infatti per noi era chiaro fin dall’inizio che presentare due liste separate ed evidentemente contrapposte sarebbe stato uno sbaglio. Non abbiamo avuto purtroppo né la possibilità né lo spazio per poter comporre un quadro diverso e ci siamo presentati alle elezioni con tanta buona volontà anche se con la certezza che correvamo per continuare ad essere presenti nella vita sociale di Castiglione.

Quali sono le priorità sulle quali intende operare, a Castiglione, per i prossimi cinque anni?
La sera del 14 giugno, seduto in Consiglio comunale, ho avuto anche “fisicamente” la percezione della nostra poca possibilità di incidere rispetto alla schiacciante superiorità numerica della CdL. È chiaro che con un simile rapporto di forze resta ben poco spazio per agire. Pertanto riteniamo prioritario ed indispensabile lavorare per ridare ai cittadini la percezione di una politica che lavori per tutti e non solo per tutelare gli interessi di pochi. Chiaramente, dato il rapporto numerico, non potremo impedire o modificare decisioni di questa maggioranza. Sappiamo tuttavia che una precisa e puntuale comunicazione sull’operato di chi governa può servire alla creazione di proposte alternative e di consenso, anche da parte di quel 61% che non ci ha votato. Inoltre, in questo modo si riuscirebbe anche nell’intento di costruire future alleanze basate su scelte precise e condivise nel corso di cinque anni e non su nomi illustri che di volta in volta servano da catalizzatori di voti.

Dopo la frattura della campagna elettorale, è possibile, e a quali condizioni, recuperare l’unità del centrosinistra?
Di una cosa siamo sicuri: un eventuale confronto politico nel centro sinistra non dovrà partire da condizioni preconcette ma dal buon senso. Siamo inoltre convinti che un’onesta autocritica sarebbe salutare per evitare il ripetersi degli stessi errori come lo siamo del fatto che l’unità del centro sinistra rappresenta un patrimonio che nessuno ha il diritto di sperperare ed una possibilità che non dovremmo lasciarci scappare se vogliamo essere ancora presenti ed alternativi nella vita politica e sociale di Castiglione.


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