RESIDENZA SAN PIETRO + 24 PER CENTO

di Morena Maiella

Dal primo gennaio di quest’anno gli ospiti della Casa di Riposo (Residenza Sanitaria Polifunzionale) “San Pietro” di Castiglione hanno avuto una brutta sorpresa: si sono visti lievitare, e non di poco, la loro retta. La società “In cammino” di Guerrino Nicchio, che gestisce la struttura, ha infatti applicato un aumento consistente, eccome, di oltre 11 euro giornalieri, passando dai 46,80 euro del 2007 ai 58,00 del 2008, con un incremento del 24 per cento, ovvero 347 euro mensili che nell’arco dell’anno diventeranno 4.166 euro prelevati dalle tasche degli assistiti. Tale rincaro ha giustamente scatenato polemiche e malcontento tra i cittadini interessati, poiché non si tratta di pochi euro, ma di somme rilevanti che andranno a gravare pesantemente sul loro bilancio famigliare, accentuando ancor di più gli effetti negativi della crisi economica in atto.
Questo problema è stato sollevato dai consiglieri comunali di minoranza Franco Tiana, Giovanni Saviola, Angelo Tagliani, Massimo Mergoni e Giuseppe D’Ambrosio, che hanno presentato un’interrogazione al Sindaco di Castiglione delle Stiviere contestando, tra l’altro, la legittimità dell’incremento delle rette, in quanto la convenzione stipulata con il Comune di Castiglione nel maggio del 2002 prevede che le rette devono essere “in linea con quelle applicate da strutture della zona che erogano servizi analoghi”. Si fa presto, quindi, a fare una verifica delle rette giornaliere praticate in zona che, secondo i consiglieri comunali della minoranza, risultano essere le seguenti: Fondazione Zanetti e Cominelli di Castiglione: 43 euro; Casa Famiglia di Solferino: 45 euro; Fondazione San Biagio Onlus di Cavriana: 45 euro; Fondazione Contessa Rizzino di Guidizzolo: 41 euro. Il divario balza immediatamente agli occhi di tutti ed è facile constatare che queste rette sono tutte più basse di quelle praticate alla Residenza “San Pietro” anche prima dell’aumento di quest’anno. Nell’interrogazione si chiede quindi al Sindaco di intervenire per far rispettare la convenzione e abolire, di fatto, l’intero aumento deciso dal 1° gennaio. Alla luce dei fatti, i consiglieri di minoranza chiedono inoltre che venga fatta chiarezza sul rispetto degli standard gestionali previsti dalla normativa regionale e dell’obbligo previsto dalla convenzione di assumere, in prevalenza, personale residente nel comune di Castiglione. Si chiede inoltre di verificare se, considerato il numero elevato di contratti a termine, il personale assunto sia in grado di garantire continuità e buoni rapporti tra il personale e gli anziani, per rispondere al meglio ai loro bisogni. Chi di dovere si attivi, dunque, per far fronte a questa situazione.


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