1º MAGGIO: NASCE IL PROGETTO
“GIOVANI E SPORT”

di Luca Morselli

Le possibilità e le iniziative di volontariato in un territorio necessitano di un allargamento a tappeto e di una conseguente sensibilizzazione all’interno della comunità dove operano. Su questa scia si muove l’iniziativa intrapresa dall’associazione Equatore nella cittadina castiglionese: in seguito alla Legge 22 che stabilisce lo stanziamento regionale di fondi per le associazioni di volontariato che mirano a sensibilizzare la comunità di riferimento sul suo ruolo e sulle sue possibilità e in seguito alle decisioni dell’organismo provinciale di riferimento che stabilisce quali associazioni, in base alla geninuità delle iniziative, ai risultati che possono ottenere e alla ricezione del ruolo del volontariato che puntano a raggiungere nei rispettivi paesi di competenza, meritino o meno di aggiudicarsi parte degli stanziamenti, l’associazione di volontariato di Castiglione Equatore ha ottenuto il diritto ad usufruire dei fondi regionali. Nella fattispecie l’iniziativa di Equatore sta portando avanti, grazie ai fondi ottenuti, un’opera di sensibilizzazione sociale, rivolta soprattutto ai giovani, nel quartiere 1° Maggio: con l’apporto decisivo in fase di coordinazione del progetto della cooperativa sociale Mosaico e la partecipazione della consulta sportiva comunale, è nato un progetto di stampo sportivo. Con incontri di 2-3 volte a settimana vari educatori appartenenti alla cooperativa Mosaico richiamano gruppetti di bambini e bambine, ragazzi e ragazze, organizzando giochi, partitelle, esercizi, mini-allenamenti, nelle zone del quartiere del I° Maggio, specie nei campetti di basket vicino allo stadio S. Pietro. L’obbiettivo principale degli organizzatori e degli educatori è quello di creare coesione sociale, abituando i ragazzi e le ragazze a stare insieme, a cooperare ed impegnarsi per il raggiungimento di un obbiettivo comune, invogliando il più possibile a formare gruppi spontanei di gioco e di amicizia. L’associazione Equatore ha individuato nel I° Maggio un ambiente poco dedito alla convivenza e cooperazione sociale e comunitaria, cosa di cui risentono maggiormente le fasce d’età più piccole. Il rischio è di vedere diventare il quartiere luogo di “dispersione” nel senso di un progressivo allontanamento ed estraneità nelle persone che vi abitano. L’iniziativa va in questo senso: lo sport è i giochi e sfide che ne fanno parte sono un fortissimo motivo di richiamo e di aggregazione, e parallelamente c’è la volontà grazie e per le iniziative sportive intraprese di sensibilizzare la comunità su che cosa sia e come lavori il volontariato.


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