LE NOTTI BIANCHE

di Diego Albano

Vigilano di notte, sulle strade, per pochi euro al mese. E vanno di fretta. A colloquio con una guardia privata.

Si chiamano “Guardie giurate” perché prima di entrare in servizio giurano fedeltà alla costituzione Italiana. Lavorano per società private come Vigilantes nei centri commerciali, davanti alle banche o in auto durante la notte. Spesso in condizioni di lavoro che non permettono una vera e propria vigilanza. La Civetta ha incontrato una Gpg (Guardia Particolare Giurata) operativa sul territorio mantovano, di cui non possiamo, per ovvie ragioni, rivelare il nome e la società di appartenenza. La nostra fonte ci ha dipinto un quadro a tinte fosche. “Ogni autopattuglia –ha spiegato- non ha il tempo di fare un’ispezione come si deve. Siamo pressati dai nostri dirigenti. Abbiamo una vasta zona da controllare e troppi clienti. Così non possiamo rispettare il codice della strada”. La quantità di clienti è tale, infatti, da dover letteralmente schiacciare il pedale sull’acceleratore per completare in tempo le ispezioni. Se poi non si porta a termine il compito, scatta il mobbing. “quando vedono che non completi il giro ti mandano a lavorare lontano da casa. Noi per contratto siamo comunque obbligati a muoverci in tutta la provincia di Mantova”. Come risultato, i dipendenti delle società private di vigilanza lavorano in condizioni di illegalità. Perché a loro non è concesso di violare il codice della strada. E in caso di multa o ritiro della patente “ti tutelano per un mese, poi ti lasciano in aspettativa”. Nell’accordo provinciale di vigilanza privata firmato dalla filcamsCgil nel 2003, si legge invece che “In occasione o per circostanze che dovessero determinare provvedimenti di sospensione o revoca della patente di guida dei vigili, per fatti avvenuti durante il servizio, gli istituti manterranno gli stessi in servizio, adibendoli a servizi comunque compatibili con il mancato possesso della patente”. Il carico di lavoro eccessivo si riflette, ovviamente, sulla qualità del servizio offerto. Quando si effettua una “Vigilanza di zona”, cioè un giro di ispezioni, le guardie sono dotate di una “Ronda elettronica”. Si tratta di una sorta di cartellino da timbrare dopo aver effettuato il controllo. Ma capita spesso che la Gpg, senza nemmeno scendere dall’auto, timbri velocemente e riparta verso il cliente successivo. Nel regolamento disposto dal questore di Mantova e destinato agli istituti di vigilanza privata, il tempo da destinare ad un’ispezione va da 30 secondi a cinque minuti di servizio. Tempi che, secondo la nostra fonte, sono impossibili da rispettare. Inoltre, specie in caso di piantonamenti in portineria, vengono affidati compiti e responsabilità “extra”, non contemplate dal contratto nazionale: “il nostro compito è solo quello di vigilare. Invece facciamo anche i centralinisti, pesiamo gli automezzi e addirittura firmiamo bolle. Capita anche di dover utilizzare i servizi antincendio. Tutto questo senza corsi di formazione e senza la giusta retribuzione.” Già, ma quanto guadagna una guardia privata? “Un graduato arriva a 1100 Euro mensili. Una recluta appena assunta guadagna appena 800 euro, lavorando prevalentemente di notte”. Senza contare che il riposo, spesso, è insufficiente. “Secondo il nostro contratto dovremmo avere un minimo di 11 ore di riposo tra un turno e l’altro. Invece non abbiamo che 7 ore. Col risultato di essere un pericolo per noi e per gli altri. Così non riusciamo a vigilare come si deve”. E vigilare non è un compito facile. “La provincia di Mantova in questi anni è cambiata. Tempo fa non era così pericolosa. Ora quando scendo dalla macchina ho la sicura inserita. Ma il colpo è in canna.”


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