CASTIGLIONE: MANOVRE PRE-ELETTORALI

di Claudio Morselli

In primavera, a Castiglione, si voterà per eleggere il nuovo Sindaco e il nuovo consiglio comunale. In previsione di tale appuntamento, da alcuni mesi i partiti castiglionesi si stanno muovendo per costruire le condizioni migliori che consentano di vincere le elezioni. Peccato che, finora, la maggior parte degli sforzi e delle manovre pre-elettorali abbia avuto come obiettivo la realizzazione di alleanze che lasciano spesso in secondo piano, se non addirittura fuori dalla porta, la questione centrale dei contenuti e delle ragioni programmatiche che dovrebbero essere alla base di ogni accordo politico. Si cerca di mettersi assieme, anche con operazioni trasversali tra spezzoni di schieramenti politici attualmente contrapposti, ma per fare che cosa? Non si sa o, meglio, non si dice. Particolarmente affollata è l’area centrista, dove pare sia nascosto il biglietto vincente e dove sgomitano in tanti, da entrambi gli schieramenti politici, con il rischio di aumentare ancor di più la confusione e rendere più difficoltosa, da parte degli elettori, una valutazione di merito tra chi sta da una parte e chi dall’altra. Intendiamoci, qui non è in discussione la legittimità di processi di scomposizione e ricomposizione politica, che anzi possono essere ampiamente giustificati dalle profonde trasformazioni economiche, sociali e ambientali prodotte dalla globalizzazione e dagli effetti devastanti dell’attuale modello di sviluppo, e dal fatto che tutto ciò può mettere in crisi la vecchia, classica distinzione tra destra e sinistra. Il problema si pone, invece, quando ci si trova di fronte ad operazioni trasformistiche e di potere che poco o nulla hanno a che fare con scelte ideali e di contenuti per la collettività. Nel suo documento costitutivo Castiglione Alegre ha individuato argomenti e proposte (ne parliamo a pagina 13) per offrire alla politica castiglionese un’opportunità di confronto concreto sul futuro della città, ma la politica castiglionese sembra andare in altra direzione. Sappiamo che la ricandidatura dell’attuale Sindaco di Castiglione, Fabrizio Paganella, è messa in discussione dalla contrarietà di gruppi consistenti dell’attuale maggioranza, che guardano con interesse alla possibilità di un’intesa con l’area moderata del centrosinistra, la quale però fa fatica a tenere assieme il resto dell’Unione, dovendo sottostare al veto contro la sinistra posto dai nuovi interlocutori di centrodestra. Non si conoscono, però, le ragioni di questi sommovimenti politici, né si sa su quali idee, su quali progetti o su quali programmi c’è intesa o disaccordo. Non c’è dibattito pubblico e solo alla fine i cittadini vedranno il risultato di queste manovre politiche, senza probabilmente riuscire a capirci qualcosa. Ma potrebbe anche succedere che tutto torni come prima, che il centrodestra si ricompatti – perché il grande capo regionale potrebbe mettere tutti in riga, trovando “validi argomenti” per tutti – lasciando nello sconforto i moderati del centrosinistra.


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