Un abito nuovo per
un futuro migliore

di Claudio Morselli, Diego Albano, Luca Cremonesi

La Civetta ha cambiato le penne. Nuova veste grafica, aumentato il numero di copie, sito internet con articoli commentabili, distribuzione gratuita. Avremmo voluto esordire con qualcosa di diverso, di lontano dalla trita polemica urbanistica che da tempo ci vede scrivere editoriali al vetriolo sull’attuale giunta comunale di Castiglione. Non ci siamo riusciti, e non per colpa nostra. Purtroppo gli argomenti che meritano forti critiche non mancano mai e questa giunta ce ne offre in continuazione. L’ultimo, in ordine di tempo, riguarda lo scempio edilizio che si sta consumando nell’area dell’ex piscina lido per realizzare quella che, impropriamente, è stata definita una nuova Casa Albergo, ma che nei fatti è una pura e semplice speculazione immobiliare. A promuoverla, manco a dirlo, la cordata Coghi-Nicchio, onnipresente nel panorama della sanità provinciale. Messi in fila, uno dietro l’altro, ci ritroviamo dunque un lungo elenco di fatti e misfatti che ci danno un quadro desolante della realtà castiglionese.
A soffrire è soprattutto il territorio comunale, martoriato da interventi devastanti che trovano la loro motivazione solo ed esclusivamente nella volontà, spesso dichiarata apertamente da questa giunta, di assecondare le richieste dei privati – ovvero, soprattutto, di certe società immobiliari – per promuovere lo sviluppo. Ma quale sviluppo? Uno sviluppo che distrugge l’ambiente, che aumenta l’inquinamento, che rende il traffico urbano sempre più caotico e insopportabile, uno sviluppo che da un lato favorisce grandi profitti e dall’altro fa aumentare la povertà, l’emarginazione e l’esclusione, rendendo più difficile la formazione di quella coesione sociale, senza la quale non si può parlare di civiltà.
Non siamo bastian contrari, non ci interessano le polemiche strumentali o gli atteggiamenti preconcetti. Certo, abbiamo le nostre idee, non le nascondiamo e le sosteniamo, cercando di argomentarle e di offrire ai lettori spunti per ragionare e riflettere, sempre disponibili ad ospitare critiche, opinioni diverse e argomentazioni opposte alle nostre.
Ma la prassi del confronto non sta bene alla giunta comunale e al sindaco Paganella che, più volte interpellato per esprimere le proprie ragioni, si è sempre rifiutato di rispondere, sbattendo la porta e chiudendo ogni possibilità di dialogo. Del resto, che la gestione del territorio sia disastrosa lo conferma anche il fatto che persino all’interno di Forza Italia, il maggior partito della maggioranza, si sentono mugugni, si esprimono malumori e si levano critiche esplicite, come quella di una sua componente interna – l’Officina – che ha dichiarato pubblicamente: “non si fa politica con le varianti regalando terreno senza un vero piano». Per farla breve: niente di nuovo sul fronte locale. A parte un giornale più forte, più diffuso, indipendente e politicamente scorretto. La storia della Civetta, dei suoi lettori e dei suoi sostenitori riparte da qui, da quest’abito nuovo che, speriamo, ci porti fortuna e ci aiuti a costruire un futuro migliore.

Buona lettura.