NUOVI SCAVI PER IL
GRUPPO ARCHEOLOGICO

di Federico Migliorati

Prosegue con successo l’attività del Gam, il Gruppo Archeologico Monteclarense guidato da Paolo Chiarini, che nei giorni scorsi ha iniziato una nuova campagna di ricerche sulla necropoli Longobarda del Monte San Zeno (uno dei 6 colli di Montichiari), in località Fontanelle, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica della Lombardia. Lo scavo attuale riprende, in qualche misura, il cammino dell’attività iniziata nel 95’, 300 metri più a sud sulle pendici del Monte di San Giorgio, con la scoperta di una piccola area funeraria dalle caratteristiche autoctono–bizantine (come paiono testimoniare le scritte impresse a fresco sui laterizi di copertura di una delle undici sepolture portate alla luce). Nel 98’ ulteriori indagini del Gam nella zona a nord della piana ed oggetto degli attuali scavi archeologici portarono alla scoperta di due sepolture alla cappuccina a lato della strada della Rampina, antica via che segue il paleoargine del fiume Chiese; le tombe erano solo l’avanguardia di una vastissima necropoli adagiata sul versante sud-ovest della collina. Nel corso degli anni sono state scavate 229 sepolture ed una quantità di reperti che collocano temporalmente l’insediamento altomedioevale fra la fine del VI secolo d. C. e l’inizio VII secolo d. C. (a partire quindi dal tempo della guerra con i Bizantini che si concluse attorno al 600’). “Del villaggio longobardo – dichiara Paolo Chiarini - per ora non si è trovata nessuna traccia, forse perché la sua collocazione era nella piana in una posizione logistica più favorevole al trasporto oppure sul dosso del colle in una condizione più difendibile; è certo però che i Longobardi occuparono a lungo questi luoghi e la comunità divenne grande e potente tanto da edificare il monastero di San Giorgio in sommità al colle omonimo dove ancora oggi si conserva la struttura della chiesetta con la sua cripta”. Sta di fatto che dopo la sconfitta dei longobardi ad opera dei franchi, la nascente necessità di costruire arroccamenti più difendibili obbligò i signori e le popolazioni locali a trovare un posto più sicuro sul Monte di San Pancrazio, nell’attuale centro di Montichiari. Chi fosse interessato a conoscere le attività svolte dal Gam, sodalizio tra i più attivi ed impegnati nel panorama monteclarense, può collegarsi al sito internet (peraltro di recente costituzione) www.archeologiamontichiari.it, dove si potranno reperire informazioni utili su ricerche, scavi e programmi futuri: il portale informatico vuole costituire una sorta di museo virtuale a disposizione di tutta la popolazione, con particolare riferimento alle scuole, grazie al taglio didattico che è stato dato. Per tutti gli appassionati di archeologia che invece volessero partecipare a ai lavori ‘sul campo’ organizzati dal Gam il numero di telefono da contattare è lo 030/9651819: si tratterà di un’esperienza emozionante per la quale viene richiesto solamente un impegno di qualche ora nelle giornate di sabato.


Commenti »

Ancora nessun commento

feed RSS per i commenti a questo articolo.

Lascia un commento


Attenzione: i commenti compariranno sul sito previa approvazione del moderatore

Righe e paragrafi vanno a capo automaticamente, l’indirizzo e-mail non viene mostrato, HTML è permesso: <a href="" title="" rel=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <code> <em> <i> <strike> <strong>