A CASTIGLIONE
EMERGENZA TRAFFICO ED ECOENERGY

di Claudio Morselli

Le ultime settimane appena trascorse sono state ricche di avvenimenti interessanti, tra i quali ne abbiamo scelti alcuni, che affrontiamo nelle pagine interne del giornale. Innanzitutto una riflessione sulle elezioni provinciali. Bravo Fontanili, l’abbiamo già detto, ma bravi in particolare quegli elettori che non hanno rinnovato il loro voto al centrodestra, consentendo a Fontanili di essere eletto con largo margine al primo turno, avendo fiutato i pericoli dell’operazione promossa dal neonato movimento “Provincia, un territorio (da devastare?)”, come scrive la nostra Marzia Sandri. Quindi il referendum istituzionale: una valanga di NO, la controriforma respinta, l’Italia che non è più spaccata e… la Padania che non esiste. Non esiste infatti, nel Nord Italia, una dimensione territoriale omogenea dove sia stata approvata la modifica della Costituzione voluta dal centrodestra. Nelle regioni del nord, anche escludendo l’Emilia Romagna (che però non può non essere compresa nella pianura padana), ha comunque prevalso il NO, come in tutto il resto d’Italia. A conti fatti il SI vince solo in Lombardia e in Veneto, ma mancano all’appello nientemeno che Milano e Venezia, che hanno bocciato la riforma Bossi-Berlusconi. Esiste, invece, un problema reale che ora nessuno può più eludere: restituire il potere ai cittadini. Per quanto riguarda Castiglione, segnaliamo la conclusione dell’iter procedurale del progetto di ristrutturazione dell’ex Pastificio Cavalieri, un provvedimento atteso da qualche decennio. Nel merito, nulla da eccepire. Rimane invece un mistero il motivo per cui l’amministrazione comunale non abbia pensato di inserire questo rilevante intervento (oltre all’altro, ancora più importante, dell’ex Opg) all’interno di un progetto di valutazione complessiva e di riordino generale del centro storico, soprattutto per quanto riguarda la viabilità e il recupero della sua funzione originaria di aggregazione sociale. Già oggi è emergenza traffico ed è facile intuire che, se non si interviene seriamente, il centro storico andrà incontro alla perdita definitiva della propria identità, con i suoi abitanti condannati a subire gli effetti sempre più devastanti dello smog e della paralisi del traffico. Infine, un’altra emergenza: l’Ecoenergy (ex Castiglione Rifiuti). In questa vicenda kafkiana troviamo tre incendi, normative e prescrizioni non rispettate, rischi per la salute e la sicurezza dei cittadini, riconoscimento unanime della difficile-impossibile convivenza con l’area circostante, densamente popolata, ma poi che succede? Il titolare ottiene una variante urbanistica per ampliare l’area di pertinenza dell’azienda, sulla quale chiede poi, addirittura, il raddoppio dell’attività. Ma ecco, alla fine, il colpo di scena: la richiesta di raddoppio dell’attività viene ritirata. A questo punto fa bene, il comitato dei cittadini, ad insistere perché si proceda, finalmente, con la delocalizzazione dell’azienda. Probabilmente, se il titolare di Ecoenergy non fosse stato il coordinatore locale di Forza Italia le cose sarebbero andate diversamente, ma ho l’impressione che questa vicenda sia diventata, per qualcuno, una grossa palla al piede e che il prossimo coordinatore di Forza Italia potrà essere qualcun altro.


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