CRISTINA & LA CIVETTA

di Alcide Bava


Si conclude, in questo numero, il racconto a puntate di Alcide Bava (foto di Maria Ida Clementel). Volevo ringraziare Alcide per la sfida che ha accettato e per l’impegno con cui ha lavorato in questi mesi. Sono convinto che non sia stata un’occasione persa, e questo fatto non può che aumentare la stima che mi lega ad Alcide. Un saluto e un bacio a Maria Ida…(L.C.)

Cristina ha il fascino che può avere una cosa infetta, una sostanza dal colore incerto e dalla densità eccessiva. I suoi non sono atteggiamenti da signora per bene: in nome di una monumentale coerenza, abbandona la logica e si abbandona alla superstizione. Assumono spesso un afflato misterioso le vertigini della sua cattiveria, metodica. In quel momento la principessa prende posto in una discussione sull’ultimo film di Quentin Tarantino. Tutti erano drammaticamente euforici e l’informatore e il cavaliere quasi in controluce si stagliano verso gli ultimi ulivi in fondo: dal basso verso l’alto portano nei loro occhi l’esitazione propria delle grandi scoperte. Il cavaliere, in un impeto che cominciava a dare un significato alla serata, si divincola per accertarsi che l’informatore capisca, comprenda quanto può essere buia l’anima di una persona. Cristina, di recente, aveva lasciato che si espandesse in giro la voce di una sua presunta malattia gravissima, si era dichiarata malata infernale per spingere alla compassione i suoi spettatori e in questo era stata praticamente perfetta. Nomi tecnici di patologie rarissime e di esami di laboratorio, nomi di cliniche e di medici famosi; tuttora continuava in questa sua macchinazione: ci sono stati dei miglioramenti e i dottori sono fiduciosi ma ci può sempre essere una ricaduta. Ma non ha mai avuto niente, è ed è sempre stata sanissima e si vede: tutta la sua corporatura sprigiona segnali di benessere. Una dieta a base di verdure cotte, per il resto in quel momento la sua vita trascorreva tranquilla. E pronunciava quel “tranquilla” sillabando e assumendo nel dirlo un atteggiamento da martire non sprovveduta. Avevo come l’impressione che quella conversazione potesse durare per ore, mi accertai di avere ancora la pistola nella fondina e l’ulivo si lamentò del mio evidente nervosismo che mi aveva portato – inconsapevolmente – a spezzargli un rametto. Il cavaliere già prevedeva la vecchiaia della principessa, l’udito aveva una funzione deleteria a causa dell’immobilità! La fissità delle gambe. La sua corpulenza che ora la sostiene gagliardamente, viene ad assumere con l’età aspetti ingombranti, e la struttura che ora è ben ponderata con l’esercizio dei muscoli invecchiando risulta d’ostacolo e nella fatica dell’alzarsi dritta in piedi Cristina inveisce contro chiunque incontra con il suo torvo sguardo. Il ricordo ha un effetto fatale; per contrasto rammenta le imprese della sua giovinezza, tutti i meccanismi che aveva provveduto a costruire per la sua gloria poco si addicevano all’immobilità a cui adesso era ancorata. Disperava e con voce stridula arrogava favori e l’invidia si alternava all’avarizia, soprattutto mentre maneggiava i suoi soldi. Trepidante attendeva la morte con atteggiamento sdegnoso, aveva comunque sempre la certezza di poterla fregare, di fargliela sotto il naso, all’ultimo momento. Sarebbe vissuta in questo modo fino alla fine e sarebbe morta nel sonno: la mesta regolarità del volontariato, la ripetitività degli accentramenti; cauto, disteso e solido sbattere di ali di un fenicottero rosa, dita leggere su pelle da leggere, voce incisiva e gracile, il cigolare di un’insegna, indietreggiare un passo caldo e immettere alibi, devo trovare il colore perfetto, adatto ai tuoi occhi. Una tempesta sorridente ed ormonale. Un gatto, ansimante di gioia. Una civetta. E Cristina.


1 Commento »

  1. Ho notato con piacere nella versione cartacea della Civetta che avete deciso di dare maggiore spazio agli eventi esteri, credo che sia una direzione molto positiva. Trovo che gli autori della rubrica scrivano in maniera molto chiara nonostante la complessitą degli argomenti.

    Comment scritto da Lara — 5/20/2005 @ 11:16 am

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