LEZIONI DI BUSI

di Camilla Colli e Luca Cremonesi

La prima volta che vidi Aldo Busi fu nel 1984, nei corridoi dell’Adelphi, ai tempi della prima edizione di Seminario sulla gioventù, il mio compito era far sì che nei libri non ci fossero errori di stampa, allora si consegnavano ancora dattiloscritti e non dischetti, erano lontani i tempi del lettore ottico e si componeva in piombo. Io lessi le ultime bozze e non posso dimenticare di aver lasciato «amantide religiosa» anziché «mantide religiosa», per assoluta ignoranza, ma non posso neanche dimenticare l’attrattiva e la seduzione che ebbe su di me il suo scrivere: «Che resta di tutto il dolore che abbiamo creduto di soffrire da giovani? Niente, nemmeno una reminiscenza. Il peggio, una volta sperimentato, si riduce col …


LIGHT

di Luca Cremonesi

Sta di fatto che, tempo fa, in Toscana, parlando con un gruppo di persone, ho avuto l’infelice idea di citare Kant e l’imperativo categorico. L’occhio tondo di alcuni mi ha fatto capire che avevo contravvenuto alla prima delle regole oratorie: “Fai in modo di essere chiaro e comprensibile, con argomenti consoni al pubblico”. Non potendo citare la Lecciso, ho preferito glissare. A. G. Rossetti (Ottopiù 19/03/05)

Momento 1

Non v’é nulla di più bello al mondo dell’amore. L’amore mette tutti d’accordo e, quando c’è, non v’è neppure bisogno di parlare, ci si capisce con uno sguardo, con un sorriso e con la passione. Che l’amore è tutto, è tutto ciò che sappiamo sull’amore e non è assolutamete vero che l’amore uccide …


PSICHIATRI NAZISTI

di Leonardo Tonini

C’è un libro di Luigi Benevelli che vale tutti i 10 euro del prezzo di copertina. Parla della campagna di Hitler per l’eliminazione dei pazienti psichiatrici e dei disabili psichici ritenuti incurabili. Il libro non ha il difetto di certi libri storici che si perdono nei documenti, negli esempi e nelle testimonianze fino a diventare troppo massicci ed escludere così la diffusione che meritano certe studi. Eppure la ricerca di Benevelli non rinuncia alla scientificità, alla correttezza e alla documentazione, ma tutto in 99 pagine sostenute da un’ottima e chiara prosa. Ho letto il libro d’un fiato, come un romanzo, e me ne sono rimasto a riflettere su quanto avevo appreso. L’autore non indugia in particolari scabrosi, non è un …


FIGLIO REALE E FIGLIO IDEALE

di Cledis Pasqualini

Un figlio non viene solo cresciuto, quindi accudito, protetto ed educato, ma viene anche pensato e immaginato. Già durante la gravidanza i genitori cominciano il rapporto con lui quando investono questa presenza invisibile di fantasie e aspettative. E anche dopo quando il bambino c’è reale e concreto, essi sovrappongono al bambino in carne ed ossa un bambino creato nella mente. Durante l’infanzia il bambino reale e il bambino immaginato possono coesistere senza particolari frizioni. L’identificazione con gli adulti di riferimento da parte del figlio e l’empatia dei genitori verso i suoi bisogni infantili permettono un equilibrio. Con l’adolescenza tutto cambia. Il ragazzo cerca la definizione di “come sono io”; il “come mi vuoi tu” se avvertito come un limite alla …


CRISTINA & LA CIVETTA

di Alcide Bava - foto di Maria Ida Clementel

Questo non è l’articolo più facile. Dovrò stare attento, a non superare una linea, rossa e sottile. Anche perché il contenuto è chiaro ma non altrettanto la forma. Mi risulta meno difficile cominciare dal contesto, dalla camera in cui mi trovo e dalla musica che sto ascoltando. Unplugged pearl jam. Ieri sera, l’informatore ha partecipato ad una cena, festosa e colorata, in una casa ospitale e familiare, insieme ad amici che conosce da tempo, da anni. Questa conoscenza gli ha permesso buona libertà di azione e un abbassamento della soglia emotiva notevole. Quindi, mangiare di gusto e bere spensierato e ricco di brio. Ti riporto soltanto un passaggio di una conversazione con la principessa: ma tu ti comporti in questo …