NONSOLO8MARZO

di Carlo Susara

Nonsolo8marzo è un’associazione culturale fondata da un gruppo di donne della zona Lago di Garda – Valsabbia, un luogo simbolico dove intrecciare attività culturali, di formazione e d’impegno sociale, al fine d’informare sui mondi delle donne e ricordarne il ruolo da protagoniste nella società. Per informarvi sulle attività e per partecipare scrivete una mail a: nonsolo8marzo@katamail.com
L’intervista è alla presidente, Giusi Zane.

Siete un’associazione esclusivamente di donne o vi partecipano anche uomini?
Siamo un’associazione culturale che persegue finalità legate più direttamente al mondo delle donne, alla sua conoscenza e valorizzazione, ma credo che queste finalità possano essere condivise da tutti. Devo ammettere che gli uomini iscritti non sono molti ma, alle attività da noi proposte sul territorio, il pubblico maschile è sempre stato presente e partecipativo, anche se in minoranza rispetto a quello femminile. Durante le nostre serate, quando guardo le persone presenti, mi viene in mente quando Tiziano Terzani scriveva: “…La sala era piena, soprattutto di donne. Sempre le donne con le loro naturali antenne, pronte a captare le tentazioni del nuovo, con tutti i suoi rischi, ma anche più capaci, più pronte degli uomini a fiutare quel che è vero, autentico: le prime a rendersi conto di quel che umanamente non va.”

Nel passato avete promosso presentazioni di libri, pensate di farlo anche in futuro?
Dalla nostra nascita nel 2005, ogni anno abbiamo organizzato dei cicli di 2 o 3 serate di “conversazioni con l’autrice” in cui il dialogo tra autrice, intervistatrice e pubblico era intervallato da letture tratte dal libro presentato. Gli argomenti trattati erano interessanti ed attuali ed il pubblico presente ci ha incoraggiato a proseguire in quella direzione, per cui certamente ne organizzeremo altri, anche se ancora non so quali saranno i temi che affronteremo e le scrittrici con cui avremo l’opportunità di conversare.

Non avete ancora affrontato, in maniera diretta, il problema della violenza sulle donne, come mai?
Questo problema è purtroppo sempre esistito, per fortuna ultimamente se ne è cominciato a parlare in modo più aperto e questo è un segnale positivo, sempre a patto che non si cada solo nel sensazionalismo. Stiamo raccogliendo molti dati sul vasto problema della violenza sulle donne, con l’intenzione di utilizzarli in futuro. Non siamo ancora pronte e non sappiamo come li useremo, se in un convegno o in una serie d’incontri a tema, se in un allestimento informativo o in una performance. Certamente qualcosa faremo.

Di cosa vi state occupando attualmente?
Visto il continuo aumento di presenze di donne straniere anche nelle nostre zone, ci stiamo occupando dei problemi inerenti l’integrazione. Siccome non esiste nessuna ricetta per una sana convivenza, stiamo pian piano componendo delle reti di dialogo affinché la reciproca conoscenza venga vissuta come momento di crescita culturale e personale per tutte. L’ “altra” vissuta come risorsa e non come “diversa”, al di là dei luoghi comuni, dei pregiudizi, delle differenze politiche, culturali o religiose.

Se conoscete o fate parte d’associazioni o gruppi che lavorino e lottino per i diritti civili, per la cultura, contro cementificazione e distruzioni ambientali, per l’interculturalità, antirazziste e tutto quanto possa rientrare nella definizione “Società Civile”, questo è il vostro spazio, scrivete ad : info@frammento.org


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