UN FILM PER CENA

di Paolo Capelletti

L’Associazione Frammenti apre di nuovo i cancelli del suggestivo scenario di Villa Brescianelli e, in collaborazione con la Scuola di Formazione del Personale, presenta la nuova rassegna cinematografica che, per cominciare il nuovo anno senza dimenticare le gustose abitudini dei banchetti natalizi, si intitola “Cinema nel Piatto” e ci invita ad una lunga “cena” in tre portate, servite martedì 10, giovedì 19 e martedì 24 gennaio. La prima data ci mette a confronto con la cucina cinese, Ang Lee e il suo Mangiare Bere Uomo Donna (1994), pellicola interamente girata a Taiwan: il Maestro Chu, cuoco straordinario e zelante, come le innumerevoli varietà di cibi serviti non mancano di farci notare, cerca di ricostruire un rapporto con le tre figlie dopo la scomparsa della madre; la vicenda prosegue, tra imprevisti e colpi di scena, mescolando ironia, affetto e golosità in una ricetta il cui sapore dominante è la malinconia. Il menu prevede, adesso, una trasvolata verso gli Stati Uniti, dove ci attende Stacy Title, regista di Una cena quasi perfetta (1995): cinque studenti sono legati dalle idee politiche e dall’abitudine di incontrarsi a cena nella casa in cui abitano insieme, invitando un ospite sempre diverso che, però, se si rivela un insopportabile avversario ideologico, viene eliminato dai commensali in quella che diventa la sua ultima cena (titolo originale: The last supper). Il grottesco girotondo ha, tra i suoi protagonisti, Cameron Diaz (Gangs of New York, Ogni Maledetta Domenica) e Bill Paxton (Aliens – Scontro Finale, Apollo 13). La terza tappa ci riporta in Italia, l’ultimo piatto è di Ettore Scola, La Cena (1998); sediamo ad uno dei tavoli del ristorante Otello alla Concordia e assistiamo alle paradossali e ironiche conversazioni tra gli avventori, conversazioni caratterizzate da un’incomunicabilità spesso colpevole, visto che i commensali tendono a non ascoltare una parola di quelle proferite dai compagni al tavolo. Tra interpreti infallibili quali Vittorio Gassman e Giancarlo Giannini, spicca l’ottima prova recitativa di Giorgio Tirabassi. Per le tre serate, maîtresse in sala l’appassionata e competente cinefila Ilaria Feole, curatrice della rassegna e presentatrice delle pellicole; piacevole contorno le ricette tematiche consigliate ad ogni appuntamento. Importante l’intenzione dell’Associazione, cui va un plauso, nel ravvivare l’interesse verso opere cinematografiche che rischiano di passare inosservate o che, per mancanza di opportunità, si manca di vedere o rivedere, nonostante lo meritino. L’unico appunto all’iniziativa va mosso in merito alla breve durata della rassegna, dovuta, ne siamo certi, a questioni logistiche che, ci e vi auguriamo, si potranno superare alla prossima occasione.


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