I CONSIGLIATI DI PEGASO

di Luca Morselli / hankvoice@hotmail.com

V PER VENDETTA
di Alan Moore David Lloyd
Rizzoli, euro 17

Poche settimane fa è uscito il film V for Vendetta, prodotto dalla Warner Bros. per la regia di James McTeigue e con Natalie Portman e Hugo Weaving. Subito dopo è stato pubblicato il fumetto di V per Vendetta (Rizzoli), allegato anche al mensile XL, la nuova rivista di Repubblica, 160 noiose pagine, che vaga fra il gossip, il mondano e l’inutile, un raccoglitore di pubblicità con sparsi qua e là alcuni articoli. Il fumetto V for Vendetta esce in realtà per la prima volta a puntate su Warrior, rivista inglese, nel 1981. Ad opera di Alan Moore, autore dei testi e di David Lloyd, che ha realizzato le illustrazioni, è ambientato in un futuro prossimo, fra il 1993 e il 1997, in una Londra grigia e opprimente, caduta in un regime poliziesco e fascista, alle prese con coprifuoco, pena di morte, lager, un controllo audiovisivo permanente e con una sanguinaria setta religiosa, che mantiene l’ordine morale e sociale delle cose, che esegue, per legge, condanne e linciaggi pubblici. La situazione è divenuta tale in seguito alla Guerra, raccontata tramite flash-back nel fumetto: una guerra nucleare scoppiata agli inizi degli anni ’90 fra Usa e Russia, che ha coinvolto, e in buona parte distrutto, la parte rimanente del globo. Nel violento e tragico caos in cui si è trovata ex post l’intera Inghilterra, il potere viene conquistato dal gruppo più violento e intransigente, il Partito, con a capo il Leader, una sorta di figura a metà fra il Fuhrer e il Grande Fratello, rivestito del potere di vita e di morte su tutti i suoi sudditi. L’informazione è esercitata tramite un unico canale, televisivo e radiofonico, gestito dal Partito, che ha il compito di “comunicare” le decisioni dei capi e dettarne al popolo le volontà. In questo scenario apocalittico appare il protagonista, “V”, signore mascherato, vittima, anni prima, degli esperimenti nei lager; enigmatico vendicatore rivoluzionario, deciso a liberare il proprio paese da un totalitarismo che ha atrofizzato ogni tipo di ribellione e dissenso, fine conoscitore dei film e della letteratura che il Partito ha cancellato, mosso da una volontà cieca ma lucidissima di vendetta nei confronti degli ex carcerieri. Un terrorista militare e mediatico, che come causa esplosioni, così diffonde comunicati inneggianti alla libertà, sfuggiti al controllo del Partito. V for Vendetta è una grapich novel che vuole portare all’estremo le possibili derive del potere e del controllo dell’informazione, immaginando un futuro oscuro e dai toni orwelliani per puntare il dito contro le attuali e violente prese e gestione di potere. Atrofizzare un futuro per denunciare l’attuale: il ruolo delle gerarchie politiche, la diffusione della cultura e il controllo sul suo lato potenzialmente, e quindi soppresso, rivoluzionario, l’ansia e i rischi sempre vegli per un armamento nucleare che non conosce freni. V è l’espressione della libertà, informe e indecifrabile, l’assalto simbolico ai centri del comando militare e dell’informazione, la presa di coscienza politica contro le forme deviate di potere e di fascismo. Buona lettura.


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