IL NUOVO LIBRO DELLO STORICO
ALFREDO ARDENGHI


Può una tesi di laurea diventare un volume indispensabile in ambito storico, entrare a far parte di archivi italiani ed esteri ed in poco meno di due anni avere il privilegio di essere recensito da importanti case editrici? Togliamo ogni dubbio e rispondiamo positivamente. Non c’è necessità, però, di andarsene chissà dove per cercare questa chicca: a Montichiari, infatti, l’illustre personaggio che tanto ha saputo produrre è il prof. Alfredo Ardenghi, docente in un istituto scolastico castiglionese, e da sempre appassionato viscerale di Napoleone e dintorni. Si sa che il condottiero còrso, ancora oggi, ispira ammirazione (per alcuni) e odio (per altri), ma Ardenghi non si è certo limitato ad una modesto studio sul combattente francese. 2 anni fa egli diede alle stampe, per i tipi dell’editore Zanetto di Montichiari, un imponente testo di 200 pagine con ricche illustrazioni e disegni (discusso in sede di laurea) sul Campo militare napoleonico di Montechiaro: tanto per intenderci, si trattava di quell’immenso casermaggio (il più grande dell’intero Regno italico) che, iniziato nel 1807 e mai concluso per gli sconvolgimenti politici e militari che ne sarebbero seguiti, avrebbe dovuto ospitare nella brughiera della città della Bassa 800 costruzioni e oltre 16000 soldati. Ci è parso opportuno, proprio per l’importanza che il volume ha acquisito dalla sua pubblicazione ad oggi, aggiornare i lettori della Civetta sul ‘progresso’ che esso ha avuto. Ci troviamo di fronte, possiamo dire a ragion veduta, ad un testo unico nel suo genere, sia per la mole di informazioni che esso contiene sia per l’originalità del tema trattato, di cui non esistono eguali in Italia (lanciamo un sasso e ritiriamo la mano: ma ai monteclarensi non interessa dare rilievo ad un’epoca, a dei luoghi, che hanno visto protagonista il nostro territorio, magari con degne ricorrenze e celebrazioni?). Giusto per la precisione: “Il Campo militare napoleonico di Montechiaro” è stato inserito ed utilizzato per trattare alcune parti della più voluminosa opera sulla storia dell’esercito italico nel periodo napoleonico (per la cronaca stiamo parlando dei 3 tomi de ‘La Storia militare del Regno Italico’) approntata da tre giganti in materia, Piero Crociani, Virgilio Ilari e Ciro Paoletti, mentre lo scorso anno, a Parigi, durante il ‘Salon du premier Empire’ (una rassegna internazionale dedicata al primo impero francese) sempre il libro di Ardenghi è risultato l’unico testo italiano presentato all’evento. Ci siamo limitati, ovviamente, ai ‘casi’ più eclatanti che hanno scandito l’importanza del volume perchè l’elenco dei riconoscimenti è assai lungo. A corredo di tutto ciò ci pare interessante ricordare come lo studioso monteclarense, nella sua smania assolutamente genuina e infinita di documentazione sull’epoca, sia venuto recentemente in possesso di una splendida mappa, risalente addirittura al 1808 e appartenuta ad un politico francese dell’800, che raffigura la vasta zona della brughiera di Montichiari e parte dei territori dei comuni limitrofi con i due progetti del canale che avrebbe dovuto condurre le acque al Campo militare (diciamo dovrebbe proprio perché dei due studi non se ne fece nulla, visto che se ne realizzò un terzo in altra zona). In un Paese come l’Italia dove la storia viene ormai considerata una materia superata e priva di interesse, esempi come quello di Ardenghi non possono che far piacere e contribuire a stimolare ed arricchire l’ambito culturale locale.


1 Commento »

  1. nessun commento particcolare….la storia č la storia.. dovo posso acquistare questo volume?

    Comment scritto da irene — 3/13/2007 @ 10:03 am

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