MOSTRA FOTOGRAFICA
DI FAUSTO DE STEFANI

di LUca Morselli

A Desenzano del Garda è stata allestita presso la Galleria Civica la mostra fotografica “Al di là delle nuvole – Genti e montagne dell’Himalaya” realizzata dallo scalatore e alpinista castiglionese, di indiscussa fama, Fausto De Stefani. La mostra propone una sapiente ed ordinata serie di immagini che De Stefani ha raccolto, immobilizzandole con l’obbiettivo della sua macchina fotografica, durante le numerose spedizioni, viaggi e scalate attraverso i paesi della catena Himalayana. La mostra di De Stefani è un appuntamento fisso che si rinnova di anno in anno, girando fra vari paesi che a turno ne ospitano l’esposizione e fra i quali figura anche Castiglione con un allestimento presso il Palazzo del Comune nel 1995. Insieme alla mostra c’è anche la raccolta fondi per un progetto della Fondazione senza frontiere Onlus, promosso da Fausto De Stefani e Elio Mutti per la realizzazione di una scuola professionale in Nepal al fine di una formazione professionale orientata alla valorizzazione e alla difesa del’ambiente Himalayano. L’obbiettivo o percorso tematico dell’autore si biforca lungo due sentieri, due diversi oggetti delle fotografie, due diversi modi di raccontare i luoghi e le abitudini dei popoli incontrati: come suggerisce il titolo della mostra, una parte delle immagini sono scene di vita quotidiana riportate in prima persona, dai momenti di preghiera a quelli di gioco, le mani di un pastore afgano, una donna tibetana che fuma e accarezza un gatto, sherpa e portatori nepalesi, lo sguardo orgoglioso e saggio di un vecchio. De Stefani fissa, ricorda e riporta con semplicità i sentimenti delle genti fotografate, vuole che la sua camera diventi un mezzo per in-contrare le popolazioni himalayane, captare con occhio nudo gli stessi sentimenti di scoperta e incontro vissuti da lui in prima persona nei suoi viaggi. In uno dei testi scritti dall’autore che accompagnano la mostra leggiamo: “Il momento è unico. Mi fermo ammutolito e allargo lo sguardo, lasciando che la visione penetri dentro di me e si incida, viva e luminosa com’è, nella mia anima. Vorrei fissare l’emozione con uno scatto fotografico”. Altre fotografie richiamano poi i luoghi e gli ambienti, le vallate e le pareti di ghiaccio, immagini di monasteri arrampicati sulle montagne e quasi irraggiungibili e sacrari sperduti fra le rocce. Sono gli stessi posti attraversati e talvolta affrontati da De Stefani, che colpiscono per maestosità e inospitalità: una geografia ambientale di faticoso adattamento, morfologicamente e climaticamente agli antipodi dei nostri luoghi italiani ed europei in genere. L’immagine dell’Everest, della parete di ghiaccio che compone il Monte Kailash, la Montagna Sacra, sono le immagini fissate ed immobilizzate dello stupore e della scoperta di un occhio che vede ed incontra scenari sconosciuti e fuori da ogni immaginario comune. La mostra è realizzata molto bene e si visita con piacere. Le fotografie non sono “belle immagini” da copertina che stuzzicano l’interesse verso luoghi lontani ed esotici, sono un delicato ma preciso percorso verso la scoperta, senza alcun pregiudizio, culturale o estetico, dei costumi, delle genti e dei luoghi del popolo himalayano, riportati con la più appassionata competenza da De Stefani dai suoi viaggi e dalle sue ricerche.


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