LA SCUOLA BOTTEGA LASCIA UN EREDITA’ PREZIOSA

di Federico Migliorati

Alla soglia dei 20 anni si chiude l’esperienza della Scuola Bottega di Montichiari, ente formativo fondato da Vigilio Belletti e Innocenzo Pedretti che ha aperto a molti giovani una carriera promettente. “Le riforme introdotte nell’ambito scolastico – ha detto Belletti, che ha ricoperto per anni il ruolo di presidente della Scuola – non ci hanno più permesso di tenere in vita questa bella realtà; negli ultimi tempi ci eravamo ridotti ad ospitare solo alcuni allievi, anche per la forte concorrenza dei centri di formazione regionale presenti in zona; l’augurio è che il sapere donato generosamente da insegnanti e maestri artigiani non vada disperso, ma serva per far crescere cittadini responsabili”. Durante la cena di commiato, tenutasi nei giorni scorsi presso un ristorante monteclarense, erano presenti buona parte dei collaboratori della Scuola Bottega, tra cui il fondatore bresciano di essa, cavalier Beppe Nava, che ha richiamato gli ex allievi “a mettere a frutto ciò che essi hanno appreso in questi anni e ad insegnarlo in futuro agli altri”. Dal 1985 ad oggi la Scuola è stata frequentata da 242 ragazzi, 106 di questi hanno poi conseguito il certificato di frequenza triennale diventando, oggi, abili artigiani nei campi più disparati (parrucchieri, estetiste, idraulici, meccanici, tornitori): grazie all’ottimo connubio teoria-pratica (con le lezioni nel pomeriggio, e l’attività artigianale nelle ore mattutine) la Scuola Bottega ha rappresentato anche un momento di aggregazione per ragazzi in condizioni difficili. Nel corso dei 20 anni di vita, la realtà educativa monteclarense aveva trovato sede prima presso i Padri dell’Immacolata Concezione, poi, grazie anche all’interessamento dell’amministrazione comunale Badilini prima, e Rosa poi, si era trasferita in alcune aule della scuola media statale e in seguito della ragioneria. Il bene donato, questo il pensiero di tutti i collaboratori, non andrà comunque disperso.


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