TUTTO E’ BENE QUEL CHE FINISCE

di Leonardo Tonini

Testo poetico raffinato e scrittura profonda per la prima opera di Stefano Busellato, pisano, trentenne, laureato a Pisa in Filosofia, dottorato di ricerca in filosofia presso la Scuola di perfezionamento San Carlo di Reggio Emilia. Attualmente Stefano lavora all’Università di Macerata. In qualità di baritono, specializzatosi in romanticismo tedesco, Stefano ha affrontato i principali autori e cicli liederistici eseguendoli in numerosi concerti in Italia e all’estero. Tra le sue pubblicazioni, oltre ad articoli e recensioni di carattere filosofico e musicologico, si segnalano Nietzsche e Bruno, un incontro postumo (ETS, 1999) e la cura del postumo giovanile di Giorgio Colli Ellenismo e oltre. Einleitung (ETS, 2004). Come poeta Stefano ha pubblicato Tutto è bene quel che finisce. Poesie giovanili 1999-2003 (ETS), una silloge di poesie accompagnate da una Postfatta. Buono davvero questo libro, la raccolta delle sue poesie giovanili, lui che vecchio non è e che è riuscito nell’ardua impresa (credetemi) di pubblicare un suo testo di poesie. Così valido che potrebbe togliersi la maschera del poeta, il voler essere, che può, visto il reale valore, lasciare a chi non ha altro, l’orgoglio è il coperchio del vuoto, in fondo. Vorrei parlare con questo ragazzo per dirgli che ciò che rimane è sulla carta, è lo scritto, il lascito, e del travaglio personale nulla ne cala a nessuno, non ce ne può fregare di meno. C’è, invece, davvero molto nel libro. nelle quattro sezioni si snoda la sua voglia di sperimentare, il suo passare dagli echi della grecità della prima sezione, al suo scorrere nei territori di assonanza pascoliana di Bacchettate, forse la sezione più riuscita. Ha coscienza estetica il Busellato, ma non si fida di se stesso, tiene un atteggiamento di difesa. Da una parte ciò è positivo perché questa ansia da prestazione lo porta a sperimentare, a confrontarsi, ma dall’altra parte, non vede appieno la sua potenzialità poietica, creatrice. Arriverà, ne son certo, perché un ragazzo che oggi fa poesia e che ci crede abbastanza da pubblicare, da volersi confrontare con il mondo, da sfidarlo, è cosa rivoluzionaria e giusta. Gli consiglio Umberto Saba che forse non amerà (ma non conosco niente di Stefano). Saba in canottiera e berretto da muratore che cura le sue rose e che fa poesia solo per gli incolti e per gli esperti. Gli consiglio, ma chi sono io per consigliare?, il lavoro metrico, lo scrivere poesia in metrica, per portare alla luce il suo potenziale ritmico, a lui che pure non rifiuta l’endecasillabo di tanto in tanto. Mi auguro che continui, e che cresca in tutte le direzioni. Stefano Busellato presenterà il suo libro in Biblioteca a Castiglione delle Stiviere (Via Ascoli) l’11 aprile alle ore 20.30 nell’ambito dell’iniziativa Libriamoci a cura dell’Associazione Culturale Fram(M)enti in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura.


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