INTERVISTA ALL’ASSESSORE PROVINCIALE ALL’ISTRUZIONE E ALLO SPORT ARMANDO FEDERICI CANOVA “DAREMO IMPULSO AD UN TURISMO FAMILIARE E SPORTIVO”

di Marzia Sandri

Un coordinamento attento del territorio e delle realtà che lo animano e ne costituiscono l’essenza economica e produttiva, che tenga conto del particolare pregio paesaggistico, naturale e storico di questa parte della provincia mantovana, il tutto nell’ottica di un programma di promozione della cultura, del turismo e dell’economia che coinvolga tutti i settori e ne valorizzi le risorse e le potenzialità. Questo era stato promesso per l’area dell’Alto Mantovano da Maurizio Fontanili nel corso della campagna elettorale di primavera, e questo è quanto la giunta neoinsediata alla guida della Provincia intende concretizzare nei prossimi tempi. A portare avanti l’ambizioso progetto, che vedrà coinvolti i numerosi operatori dei diversi ambiti del territorio e colui che dovrà coordinare le tante realtà locali facendole muovere in sintonia tra loro e in collaborazione con istituzioni e amministrazioni comunali in una sintesi armonica di intenti con la Provincia e i suoi diversi ambiti, sarà Armando Federici Canova, assessore all’Istruzione e allo Sport, investito dal presidente Fontanili dell’incarico di delegato per l’Alto Mantovano in virtù del suo recente insediamento tra le colline moreniche.

“Sarà mio preciso impegno – ha dichiarato l’assessore Federici – realizzare concretamente quanto promesso prima delle elezioni e tenere alta l’attenzione dell’amministrazione provinciale sulle problematiche e sulle possibilità di sviluppo di quest’area così importante e fino ad ora trascurata. La mia attività di coordinamento, il cui principale obiettivo sarà proprio quello di far muovere in sintonia ambiti ora slegati tra loro per far sì che si organizzino nell’ottica di un’azione sinergica, ha preso il via con alcuni colloqui tenuti con gli amministratori locali che si sono unanimemente dichiarati disponibili a riunirsi ad un tavolo di concertazione delle idee e degli interventi”.

Ampio il ventaglio delle tematiche da affrontare e su cui andranno focalizzate le energie e le forze.
“Innanzitutto – ha continuato il delegato – si tratterà di individuare dei progetti che siano condivisi e condivisibili ai diversi livelli di intervento e di coinvolgimento e per i quali si andranno ad interessare anche altri assessorati, Turismo, Attività Produttive, Ambiente e Agricoltura, quindi, si tratterà di reperire i necessari finanziamenti”.

Alcuni dei progetti sono già allo studio, come quello che prevede l’inserimento del ricco panorama di iniziative comunali di promozione della produzione enogastronomia locale in un programma organico e sistematico di valorizzazione, per altri si tratta semplicemente di recuperare idee e interventi già proposti in passato, ma poi abbandonati, come quello relativo al “Circuito dei Castelli”.
Sul fronte economico – ha spiegato ancora Federici – si tratterà soprattutto di trovare un accordo con e tra le diverse realtà che si occupano in particolare della produzione vitivinicola e coordinarne l’azione così da sfruttare al massimo le potenzialità di visibilità di prodotti e risorse veramente unici in linea con il Piano di marketing territoriale già delineato”.

Uniformare intenti ed energie sarà, dunque, la parola d’ordine.
“Concretamente, per ottenere il risultato prefisso – ha continuato l’assessore – la Provincia ha già messo a disposizione competenze, materiali e risorse umane prima destinate all’ufficio per l’”Obiettivo 2 – Destra Secchia"”.

Naturalmente un occhio particolare sarà rivolto al settore della promozione di un turismo in linea con le caratteristiche di un territorio dalle pregiate risorse naturalistiche e ambientali.
“Daremo impulso – ha concluso Federici – ad un turismo familiare e sportivo, favorendo lo sviluppo delle ciclabili e pianificando il sorgere di nuove strutture ricettive.
Per questo sarà necessaria molta attenzione sul piano dell’edilizia che andrà contenuta nella giusta misura specie in aree che sono attualmente fonte di preoccupazione in tal senso. Per mantenere un contatto vigile e continuo con il territorio a Volta Mantovana, poi, sarà presto aperto uno spazio in cui io sarà a disposizione per segnalazioni e reclami”
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  1. La rabbia e il cordoglio
    Carissimo Giorgio ho letto con particolare apprensione quanto hai scritto, appresione causata dal fatto che anche io mi trovo in una situazione analoga, anche se vent’anni in meno dovrebbero avvantaggiarmi.
    Purtroppo dopo circa un anno e mezzo non posso che costatare che anche a 40 anni non č facile trovare lavoro. Nemmeno la totale disponibilitą a ricoprire ruoli diversi dal precedente impiego e a stipendio inferiore mi ha aiutato a trovare, ad oggi, una sistemazione.
    Anche io sono una vittima del famigerato taglio Wella/P&G ma lavorando per una piccola societą del gruppo, la cosa č passata nel silenzio e all’insaputa, se non di tutti della maggior parte di essi.
    Evidentemente per il Governo, per gli industriali e anche per chi dovrebbe tutelarci come i sindacati non siamo materia d’interesse.
    Sono tutti impegnati nella ricerca dei risultati da poter ostentare, creare lavoro ai numerosi giovani disoccupati con la prospettiva di guadagnare voti, ottenere il massimo successo senza investire troppo, tutelare gruppi consistenti di lavoratori perchč ex-lavoratori d’etą avanzata o aziende di 14 dipendenti non fanno clamore.
    Si perchč aziende con meno di 15 dipendenti posso licenziare senza giusta causa… evidentmente io e i miei ex-colleghi debbimo ritenerci lavoratori di categoria inferiore …eppure le trattenute sulla busta paga erano paritarie a quelle dei colleghi di Wella e tantomeno oggi siamo inseriti in liste di categorie protette.
    Negli ultimi anni sento gli imprenditori e industriali lamentarsi per le scelte politiche del governo, poco orientate (secondo loro) allo sviluppo d’impresa poi scopriamo dalla carta stampata e da programmi televisivi come REPORT che da anni lo stato elargisce miliardi di euro a “cascata” alle imprese ma i posti di lavoro non aumentano alla stessa velocitą.
    Spesso “amici degli amici", travestiti da impreditori salvapatria, intascano soldi dello stato ,acquistano per risanare e immediatamente dopo falliscono ma nonostante tutto continuano a condurre vita agiata.
    Quello che inasprisce il nostro disappunto č la consapevolezza che il nostro contributo di tasse, per quanto piccolo, č andato ad alimentare una disponiblitą economica a disposizione di pochi e sempre gli stessi anzichč essere utilizzata per il benessere della collettivitą.
    Noi possiamo sperare, o chiedere aiuto a queste persone (anche se dovrebbero essere loro a ringraziarci) ma
    consapevoli di dover innanzitutto contare sulle nostre forze, sulle nostre competenze per esprimere al meglio le nostre capacitą. Sarą difficile continuare a crederlo ma io ci provo….Buona fortuna.

    Comment scritto da Anonymous — 10/16/2006 @ 6:44 am

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