UN’ESPERIENZA
DI DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA
CASTIGLIONE ALEGRE: SI PARTE!

di Claudio Morselli

Il 16 marzo, dopo alcuni mesi di confronto e di dibattito attorno alla proposta di documento d’intenti che, in parte, abbiamo pubblicato sulla Civetta, si è costituita ufficialmente l’associazione Castiglione Alegre. All’assemblea costitutiva hanno partecipato trentadue soci promotori, che hanno approvato lo statuto dell’associazione ed hanno eletto il consiglio direttivo. Per me, che ho avuto l’onore di essere eletto presidente, e credo anche per tutte le persone che hanno contribuito sin dall’inizio a dare corpo a questo progetto, si tratta di una scommessa molto importante: realizzare un’esperienza innovativa di democrazia partecipativa, per avvicinare la politica ai cittadini e dare peso al ruolo dei cittadini nella definizione delle scelte di politica amministrativa locale. Statutariamente apartitica, Castiglione Alegre intende operare al di fuori dei partiti, e non contro di essi, ponendo alla base di ogni valutazione e di ogni scelta i contenuti concreti della pratica amministrativa e la coerenza dei comportamenti con le finalità e con gli obiettivi generali che l’associazione ha posto alla base del proprio documento d’intenti. Castiglione Alegre non è dunque, come impropriamente ha scritto la Gazzetta di Mantova, una nuova formazione politica: non è un nuovo partito, ma un nuovo soggetto politico, un movimento di donne e uomini che rivendicano una dimensione diversa della politica, una politica fatta di partecipazione, di idealità e di trasparenza, una politica che sia al servizio dei cittadini e che non sia finalizzata alla pura occupazione del potere. La distinzione può apparire sottile ma risulta estremamente chiara se si evita di far coincidere la politica con il sistema dei partiti, arrivando quindi alla conclusione che si può far politica anche fuori dai partiti, la cui legittimità e il cui ruolo insostituibile è comunque assolutamente fuori discussione.

Il problema sta nel fatto che, oggi, i partiti sono sempre più distaccati dalla realtà del paese, sempre più lontani dai cittadini, dai quali sono ricambiati con sentimenti di profonda sfiducia, di diffidenza e di ostilità. Il sistema dei partiti è diventato un circolo chiuso, autoreferenziale, una casta di privilegiati che ha i suoi riti, i suoi linguaggi, le sue modalità di comportamento, e che è arrivanto persino – con l’ultima legge elettorale, che il suo stesso ideatore ha definito “una porcata” – a poter decidere i nomi dei parlamentari da eleggere, togliendo così ai cittadini anche questo diritto costituzionale. Questo scollamento tra politica dei partiti e società civile è molto preoccupante e non può durare a lungo, pena la sopravvivenza della nostra stessa democrazia. È per questo che i cittadini devono aiutare la politica a rinnovarsi, radicalmente, su basi fortemente partecipative per realizzare quella rivoluzione che Aldo Capitini, il maestro indiscusso della nonviolenza, definiva come “omnicrazia”, il potere di tutti: “Una rivoluzione religiosa e sociale che (…) ha la partecipazione dal basso e opera con la nonviolenza, senza la distruzione degli avversari” (Lettera di religione, in “Il Potere di tutti”, pag. 417). E ancora: “Per trasformare tutta la società è, dunque, necessario cambiare il metodo, e farla comiciare dal basso invece che dall’alto. Bisogna cominciare uno sviluppo del controllo dal basso che dovrà crescere sempre più. Anzitutto essendo uniti. …Essere uniti, ma anche attivi, pronti a dedicare un po’ di tempo, un po’ di energie, un po’ di soldi, a organizzare libere associazioni, perfezionandole sempre più” (“Educazione aperta”, pag.251). Ecco dunque il riferimento esplicito, nel nome dell’associazione, a Porto Alegre, la città brasiliana dov’è nata, quindici anni fa, la prima esperienza di bilancio partecipativo, ed ecco quindi, all’articolo 2 dello statuto, gli scopi dell’associazione: “Promuovere azioni e iniziative per contribuire alla costruzione, su basi partecipative, di una città e di una società sostenibile, nonviolenta e solidale, sia con l’azione diretta dei propri aderenti e di tutti i cittadini, mediante la modifica di consumi, comportamenti e stili di vita, sia con la proposta e la rivendicazione, nei confronti delle istituzioni locali, nazionali e internazionali, di provvedimenti e normative che rispondano ad esigenze di giustizia sociale e di rispetto della natura, per guardare con fiducia al futuro del pianeta e garantire una vita dignitosa a tutti i cittadini del mondo”.

Dal locale al globale, e viceversa; quindi, dalla politica alla pratica amministrativa e all’azione diretta individuale e di gruppo, per contribuire, da subito, a cambiare la società: è questa, in sostanza, la sintesi del percorso che vogliamo realizzare. A questo percorso siamo arrivati partendo dalla preoccupazione per il grado di devastazione sociale, ambientale e culturale provocato dall’attuale società contemporanea, dominata dal pensiero unico del neoliberismo, dall’ideologia del profitto e del mercato, dal trionfo della mercificazione e dal dominio, su scala planetaria, del grande capitale finanziario. Crediamo che l’attuale globalizzazione, più che un’opportunità, sia diventata la causa principale dell’aumento della povertà, delle ingiustizie sociali e dello sviluppo di un meccanismo perverso che sta spingendo il pianeta verso la catastrofe ecologica. Tra le prime iniziative di lavoro abbiamo indicato: 1) la costituzione di un Gruppo di Acquisto Solidale, 2) la partecipazione alla raccolta di firme sul progetto di legge d’iniziativa popolare “L’acqua bene comune”, 3) l’adesione al Comitato contro le bombe atomiche di Ghedi.

Info e adesioni:
castiglione.alegre@dsmnet.it
tel. 0376 638619 (Claudio Morselli, Libreria Pegaso) e 393 6202821 (Franco Tiana).

Il testo integrale del documento
di Castiglione Alegre è disponibile
e può essere scaricato da questo sito nell’ area download

CASTIGLIONE ALEGRE
Consiglio Direttivo

Claudio Morselli (presidente)
Franco Tiana (segretario)
Maria Albanese Molfino (tesoriere)
Luca Cremonesi
Melissa Ledda
Gian Maria Massolini
Dario Mencaroni
Carmelo Papotto
Mariella Vernada Mondovì