HIROSHIMA E NAGASAKI

di Claudio Morselli

COME IL BOMBARDAMENTO DI DRESDA E DI ALTRE CITTÀ INTERAMENTE DISTRUTTE

6 agosto 1945: Hiroshima, 250mila morti. 9 agosto 1945: Nagasaki, 170mila morti. Per la prima volta viene usata un’arma terrificante e devastante: la bomba atomica. E viene usata, non per colpire un obiettivo militare o per distruggere una postazione nemica, ma per massacrare, deliberatamente, centinaia di migliaia di civili – persone inermi immolate sull’altare della politica americana e del primato della democrazia occidentale – con due città completamente rase al suolo ed i sopravvissuti condannati a patire immani sofferenze e a subire, per intere generazioni, gli effetti orrendi delle radiazioni. A Hiroshima, dopo sessant’anni, ci sono ancora oltre 200mila hibakusha, persone affette da malformazioni genetiche o da malattie provocate o …


BREVI DAL MONDO


MILLE MILIARDI DI DOLLARI PER LA GUERRA
Il rapporto annuale del prestigioso Istituto Internazionale di Stoccolma per la ricerca sulla pace (Sipri), pubblicato qualche settimana fa, ci dà purtroppo conferma della follia collettiva che imperversa tra i governanti delle più grandi potenze economiche mondiali. Nel 2004 le spese militari, nel mondo, hanno raggiunto i 1.035 miliardi di dollari. In testa, naturalmente, gli Stati Uniti, che hanno speso 455 miliardi. Basterebbe una minima parte di questi 1.035 miliardi di dollari per far sparire la fame e la miseria dalla faccia della terra.


BREVI DAL MONDO


CINA. 88 MILIARDI DI MELE ALLA CONQUISTA DEL MONDO
Al produttore costa meno di 15 centesimi al chilo. Dopo un viaggio di trenta giorni e di 17mila chilometri, arriva sulle nostre tavole, allo stesso prezzo di quelle italiane. E’ la mela Fuji, che sta conquistando il mondo (si calcola un’esportazione di 88 miliardi di mele) ma c’è un problema: è una mela avvelenata. I frutteti cinesi lambiscono le periferie delle grandi città, gli impianti petrolchimici, le industrie chimiche, le minere e le centrali a carbone. Una gigantesca cappa di smog deposita le sue polveri sui prodotti agricoli e per irrigare bisogna attingere a fiumi e laghi circostanti che sono contaminati da scarichi industriali tossici e fognature urbane. Ma la Fuji arriva …