BREVI DAL MONDO


AMAZZONIA: HAMBURGER E DEFORESTAZIONE
In un anno, tra l’agosto del 2003 e lo stesso mese del 2004, è stata distrutta una porzione di foresta amazzonica brasiliana pari a 26mila chilometri quadrati, più dell’intera Sicilia. La causa principale è l’allevamento del bestiame, che richiede sempre nuovi pascoli, perché dopo un po’ questi si esauriscono, e quindi bisogna procedere al taglio di alberi in zone vergini. L’export di carne brasiliana è triplicato dal 1995 al 2002 e continua a crescere per la forte richiesta di hamburger sul mercato internazionale. Con questi ritmi di deforestazione, tra cinquant’anni della foresta amazzonica brasiliana non resterà più nemmeno un ettaro.

OGM PERICOLOSO MA LA MONSANTO NON LO DICE
Un giornale britannico, l’Indipendent, ha pubblicato un rapporto riservato, e sempre tenuto segreto, della Monsanto, da cui risulta che un nuovo tipo di mais transgenico (il Mon 863) provoca, nei topi usati come cavie, tutta una serie di disturbi, che vanno dall’insufficienza renale alle disfunzioni del sistema immunitario, fino al cancro.

L’AFRICA PUO’ NUTRIRE SE STESSA
Secondo Ndiogou Fall, presidente di Roppa, la rete delle organizzazioni contadine dell’Africa occidentale, la fame e la denutrizione non sono causate da scarsità di produzione, ma sono problemi politici legati all’introduzione di politiche liberiste che hanno aperto i mercati agricoli locali, esponendo gli agricoltori africani alla competizione dei prodotti sovvenzionati del Nord. In Africa la povertà può essere alleviata sostenendo i piccoli produttori e migliorando la politica commerciale.


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