MONZAMBANO, IL POTERE LOGORA

di Marzia Sandri

Tu siedi in consiglio comunale nei banchi dell’opposizione? E io faccio perdere il lavoro a tua moglie. Deve essere stato questo, in sostanza, il pensiero balenato nella mente del sindaco di Monzambano, Maurizio Pellizzer, mentre alzava la cornetta per “invitare” la ditta per il rilascio delle concessioni di affissione dei manifesti comunali a non rinnovare il contratto con l’attuale incaricata per il territorio di Monzambano, Mariangela Gozzi, coniugata Bompieri, consigliere di minoranza del comune mantovano. Un gesto a dir poco meschino – solo per usare un blando eufemismo – che, per questa volta, almeno, è stato restituito direttamente al mittente. Messo alle strette, infatti, il primo cittadino – non potendo addurre alcuna valida motivazione al suo atto – ha dovuto chiedere scusa promettendo di rimettere ogni cosa a posto e accollandosi, così, il carico della brutta figura, oltre che con la diretta interessata e con la sua famiglia, anche con il titolare della ditta cui ha dovuto trasmettere il contrordine. “Il potere logora chi non ce l’ha” diceva, dimostrando una buona dose di sagacia, l’immarcescibile Giulio Andreotti. Evidentemente, però, il potere logora anche chi ce l’ha se chi si trova in posizione di forza, proprio a causa di questa autorità, perde il lume del buon senso e della misura e, superando i limiti della decenza e del pudore, si comporta in modo tale che gli effetti del suo agire gli si ritorcono contro. Insomma, anche in un mondo come il nostro, segnato dall’ingiustizia e dall’impunità, spesso la soperchieria non paga. Perché, se le bugie hanno le gambe corte, neppure gli arroganti, alla lunga, vanno molto lontano. In compenso, lontano ci possono andare le conseguenze di un gesto iniquo, soprattutto quando, come in questo caso, il titolare della “specchiata condotta”, si trova a dover affrontare le reazioni per nulla condiscendenti della sua Giunta che, di fronte all’evidenza dei fatti, si è ribellata prendendo le distanze dall’episodio la cui paternità imputa totalmente al sindaco Pellizzer. Che siano, per Monzambano, i prodromi di una nuova era di equità e di giustizia?


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