SIRMIONE,
A CONVEGNO SUI PARCHI D’EUROPA

di Marzia Sandri

Il lago di Garda e il territorio che lo abbraccia, prima area protetta a livello Ue. E’ questo l’ambizioso progetto che il Comitato per il parco delle colline moreniche intende perseguire facendosi promotore di un’iniziativa estremamente significativa in tema di tutela ambientale e che presuppone la definizione dei requisiti necessari per entrare tra le aree protette riconosciute dall’Unione Europea. “Il primo passo – spiega Emilio Crosato, presidente del Comitato – sarà quello di convocare una conferenza il cui obiettivo primario sarà di stilare una sorta di “Carta” all’interno della quale siano indicate le coordinate giuridiche che identifichino la categoria dei parchi europei, a tutt’oggi inesistente”. Il convegno, che secondo i progetti, si svolgerà a Sirmione nell’ottobre del 2006, avrà il patrocinio dell’Europarlamento e Commissione Ue, come concordato con Maria Grazia Cavenaghi-Smith, direttrice della rappresentanza del Parlamento Europeo a Milano. “Oggi più che mai – riporta la lettera invitale da Crosato a nome del Comitato – si sente la necessità di uno strumento che ponga delle regole e dei limiti all’occupazione delle terre, che dia ordine e conferisca qualità agli interventi, affinché il patrimonio di base del Garda non venga dissipato o snaturato”. L’iniziativa si pone come un ribaltamento totale di prospettiva nella strategia dell’associazione che da anni ormai si sta battendo contro la devastazione dell’area delle colline moreniche che, a cavallo tra le province di Mantova, Brescia e Verona, costituisce un luogo unico nel suo genere per il ricco patrimonio naturalistico, storico e artistico che rappresenta. Viene, infatti, abbandonata l’idea iniziale di partire, per così dire, dal basso, promuovendo la costituzione di Plis (Parchi Locali di Interesse Sovracomunale) che sarebbero dovuti essere costituiti dai Comuni per rientrare, in seguito, in un disegno più ampio, collegandosi uno all’altro fino a formare un tutto unico che abbracciasse l’entroterra gardesano. “Ci siamo resi conto – spiega a questo proposito Crosato – che, a fronte dell’utilità dei Plis, si tratta di strumenti eccessivamente deboli che possono in alcuni casi portare ad un’infruttuosa perdita di tempo”. Come insegna il caso di Lonato la cui passata amministrazione aveva avviato le procedure per l’istituzione dell’area protetta, poi bloccate dalla nuova Giunta. Meglio partire dall’alto, allora, costituendo un parco che sia tutelato da un organo istituzionale superiore e difficilmente contrastabile come la Ue e che dovrebbe comprendere, secondo le intenzioni del Comitato, oltre al parco delle colline moreniche, anche quelli dell’Alto Garda, del Monte Baldo e la parte nord del Parco del Mincio. “Si tratterebbe di parchi di nuova generazione, come vengono definiti oggi – spiega il presidente Crosato – non più fondati su vecchi criteri, su vincoli e divieti restrittivi che mal tollerano o addirittura contrastano le attività umane, bensì un parco concepito con l’uomo e per l’uomo, coniugando natura e insediamenti in un regime di convivenza compatibile”. L’investitura di “ambasciatrice” a Bruxelles e Strasburgo sarà affidata all’eurodeputata verde Monica Frassoni, ma è intenzione del Comitato coinvolgere e invitare alla conferenza di Sirmione anche il presidente del Parlamento Europeo e il commissario europeo per l’Ambiente, oltre ai vari ministri per l’Ambiente dei diversi paesi della Comunità Europea, all’eurodeputata Lilli Gruber e ad ambientalisti del calibro di Fulco Pratesi e di Ermete Realacci.


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