CASTIGLIONE ALEGRE
UNA SPERANZA PER IL FUTURO


Sogno e utopia: sono due parole che aiutano a capire lo spirito del documento costitutivo di Castiglione Alegre, il nuovo soggetto politico locale che si sta organizzando a Castiglione delle Stiviere e che, richiamandosi alle tematiche globali di carattere ambientale e sociale, prefigura un’alternativa nonviolenta all’attuale modello di società. Questo sogno, però, non è sinonimo di torpore, di illusione o immaginazione di programmi irrealizzabili, è invece consapevolezza della grande energia e della grande forza che si può sprigionare quando, come diceva don Tonino Bello, si sogna non da soli ma insieme agli altri, perché allora il sogno è già l’inizio della realtà. E così l’utopia, che non è il modello immaginario di una società perfetta e irrealizzabile, ma un riferimento ideale e di valori che dà motivazioni al tuo impegno e alla tua lotta e che, come scrive Galeano, ti spinge a camminare. Ecco allora che, a fianco di queste due parole, c’è una volontà ben precisa: agire concretamente, adeguando i propri stili di vita, le proprie azioni e i propri consumi per realizzare obiettivi concreti di giustizia sociale, di salvaguardia dell’ambiente e di miglioramento della qualità della vita, dal locale al globale, nella convinzione che il cambiamento è possibile già ora, da subito, con la modifica dei propri comportamenti individuali e con un impegno collettivo coerente con gli obiettivi che si intendono perseguire.

Quale futuro si prospetta per i nostri figli? Oggi più che mai questa domanda esce dai confini della banalità e della retorica per assumere il significato di un vero e proprio dramma esistenziale che non lascia spazio alle ambiguità ed esige l’assunzione, da parte di tutti, di precise responsabilità per evitare la catastrofe che ormai ci è stata annunciata, in tutti i modi possibili e immaginabili, da migliaia e migliaia di dati, ricerche, rapporti e studi scientifici. Istituzioni dell’Onu, Nasa, Istituti scientifici di tutto il mondo, e non solo organizzazioni ambientaliste e associazioni umanitarie, ci dicono da anni che globalizzazione e liberismo economico stanno distruggendo il pianeta e fanno aumentare le disuguaglianze sociali. Nel documento di Castiglione Alegre c’è un’ampia appendice in cui sono riportati stralci di articoli e di documenti scientifici che illustrano gli effetti devastanti provocati dall’inquinamento e dalla devastazione ambientale, ed avanzano previsioni catastrofiche per il futuro. L’uomo sta provocando la sesta estinzione. Avanti di questo passo, entro cinquant’anni, il pianeta sarà sconvolto dalla riduzione della biodiversità e dall’effetto serra provocato dal consumo di combustibili fossili e dalla distruzione delle foreste. Persino il Pentagono, in uno studio che doveva restare segreto, ha accertato che già dal 2020 l’aumento della temperatura porterà il mondo verso la catastrofe, con alluvioni e siccità di dimensioni spaventose, mentre molte delle principali città costiere verranno sommerse dalle acque in seguito allo scioglimento dei ghiacciai polari. Nel frattempo il mondo diventa sempre più disuguale, con il potere economico che si concentra nelle mani di un numero sempre più ristretto di società multinazionali, con metà degli abitanti del pianeta che vivono in condizioni di estrema povertà e un miliardo di persone che soffre la fame. “Altro che terrorismo – ha affermato l’ex vicepresidente americano Al Gore – è degli americani che bisogna aver paura, se non la smettono di consumare”.

Castiglione Alegre nasce dalla constatazione che la politica, l’attuale politica, è inadeguata a far fronte a questa doppia emergenza ambientale e sociale. Lascia esterrefatti l’irresponsabilità delle classi dirigenti e dei governi dei paesi ricchi che, pur con le dovute e limitate eccezioni, non muovono un dito. Il problema nasce dal fatto che, mentre la destra ha un suo progetto e una sua idea di società, che sta attuando su scala planetaria, la sinistra socialdemocratica non ha un’idea alternativa, ha aderito anch’essa al pensiero unico del neoliberismo, limitandosi a introdurre dei correttivi e accettando, dunque, di confrontarsi sul terreno politico e culturale della destra: l’apologia del mercato, il dominio dell’economia, l’ideologia del progresso e dello sviluppo, privatizzazioni, precarietà del lavoro, e tutto il resto. Il sistema politico è, inoltre, sempre più autoreferenziale, un circuito chiuso sempre più lontano dai cittadini, con il suo linguaggio incomprensibile e i suoi riti per iniziati, con comportamenti che appaiono finalizzati più alla conquista o al mantenimento di spazi di potere che alla realizzazione del bene pubblico. Castiglione Alegre si pone dunque fuori dai partiti tradizionali, per cambiare la politica e aiutarla a fare un passo avanti nei contenuti e nel rapporto con i cittadini, prevedendo strumenti di democrazia partecipativa. Non stiamo parlando quindi di un’iniziativa elettorale, anche se c’è una coincidenza temporale con l’inizio della prossima campagna elettorale per le elezioni comunali del 2007, ma di un laboratorio di democrazia partecipativa, un progetto di più ampio respiro con il quale si vuole costruire una presenza stabile e diffusa sul territorio.

c.morselli@dsmnet.it

Il testo integrale del documento
di Castiglione Alegre è disponibile
e può essere scaricato da questo sito nell’ area download


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